“Casa del Noi” è più una categoria dell’anima che un luogo fisico. È uno spazio di azione e un modo di essere Misericordia. “Casa” in quanto entità di accoglienza, affidabilità, familiarità, così che chi vi entri si senta non più estraneo bensì membro di una dimensione domestica.

“Casa” in quanto ambito in cui non si giudica ma si protegge, si offre rifugio, si danno attenzioni, affetto, aiuto…il dono della sicurezza.

“Del NOI” perché vi è bandita la categoria dell’IO, perché all’IO si è andato sostituendo il NOI: e lo spazio non è più per l’individualità bensì per la comunità, la condivisione, la fratellanza.

In una “Casa del Noi” i rapporti quelli veri, quelli dal maggior valore relazionale, non sono tra chi comanda e chi esegue bensì tra chi dà e chi riceve: e tutti sono partecipi di quanto la Misericordia costituisce e offre.

Essere “Casa del Noi” non significa quindi solo avere un centro di ascolto, bensì sentirsi ed essere in ascolto. Sempre e comunque.

Come Misericordia, vorremmo essere di supporto al nostro territorio, di sostegno per le situazioni di disagio che inevitabilmente aumenteranno a seguito dell’emergenza sanitaria COVID che stiamo tutt’ora affrontando, in atto da oltre due anni a questa parte. Vogliamo aiutare le istituzioni a non lasciare indietro nessuno, come richiesto dalle persone fragili, in particolare in questo periodo.

La nostra Misericordia sta organizzando e sta in buona parte già svolgendo delle attività di supporto alla popolazione che si andranno ad aggiungere a quelle che già svolgiamo da sempre quotidianamente. In particolare:

Spesa e farmaci a domicilio. 

Emporio solidale per persone bisognose.

Pronto badante.

“Sportello” di sostegno disagio psicologico.

“Sportello” di segretariato sociale.

Di alcune di queste abbiamo già iniziato a trattare e continueremo a farlo; di altre esporremo i dettagli molto presto su queste nostre pagine. Restate collegati!

(Le immagini del servizio si riferiscono agli ultimi recenti spostamenti e trasporti di generi alimentari secondo l’attività di “emporio alimentare” già avviata da tempo in collaborazione con la parrocchia della Badia e con il sotto chiesa della Basilica di San Francesco).

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