10 NORME ANTI-ANNEGAMENTO

Le tragiche cronache di questi giorni c’inducono a rilanciare 10 spunti di comportamento contro i rischi di uno scorretto approccio all’acqua. Cosa fare e cosa evitare in vasche, piscine, laghi, fiumi, mare. Ma ciò che serve davvero è tenerne conto!

Data:
9 Agosto 2023

10 NORME ANTI-ANNEGAMENTO

Ebbene si: le cronache di quest’ultimi giorni, con la stagione balneare che raggiunge il suo culmine, suonano come altrettante tragiche conferme dei timori annunciati circa gli annegamenti, all’interno di un quadro nazionale purtroppo noto.

Più di 1.000 incidenti d’acqua all’anno in Italia. Oltre 400 annegati. I più colpiti hanno tra 0 e 16 anni d’età. Il soccorritore rischia più di chi viene soccorso: perciò l’intervento in acqua è esclusiva pertinenza degli Assistenti di Salvamento (i Bagnini).

Tuttavia il soccorritore occasionale, la persona comune, possono e devono agire di consapevolezza, prevenzione e sorveglianza attiva. Ricordando che la pura fatalità non esiste, c’è sempre un errore umano alla base degli incidenti in acqua, per involontaria ignoranza o distratta trascuratezza.

Perciò tali incidenti sarebbero in realtà così ben evitabili.

Qualsiasi richiesta d’aiuto va in ogni caso rivolta al numero unico europeo per le emergenze che è il “112”.

1-Valutare bene le proprie e le altrui capacità acquatiche in base alle condizioni ambientali e a tutto il contesto.

2-Mai da soli in acqua, sempre almeno un “compagno d’acqua” e/o un natante d’appoggio vicini.

3-Attenzione allo sbalzo termico tra fuori e dentro l’acqua: se accaldati (sole, attività muscolare, affaticamento, digestione in atto ecc), non entrare in acqua o comunque acclimatarsi pian piano. La temperatura media delle acque interne (piscine scoperte comprese) è sempre molto più bassa di quella marina in Mediterraneo.

4Evitare proprio di entrare in acqua se non ci si sente in perfette condizioni di salute, dal punto di vista sia fisico sia psichico. Anche una semplice svogliatezza a entrare in acqua è un campanello d’allarme da ascoltare.

5Attendere almeno 4 ore dai pasti principali e almeno 2 ore dagli spuntini.

6-Non forzare mai le proprie prestazioni: l’acqua richiede sempre “conservazione d’energie”. Mai nuotare contro corrente bensì portarsi di lato. Attenzione alle correnti di risacca sui litorali sabbiosi, le cosiddette “rip current”. In acque dolci si galleggia peggio che in mare. Non allontanarsi a nuoto dalla costa, piuttosto nuotare in parallelo alla riva.

7-Evitare assolutamente il tuffo dove non si scorge bene il fondale! Non arrampicarsi su scogliere, evitando comunque tuffi da altezze superiori alla propria statura. Evitare tuffi da imbarcazioni, anche se ferme. Non tuffarsi con onde alte e comunque mai a favore d’onda ma contro l’onda (dentro o sopra).

8-Nuotare nelle apposite aree riservate ai bagnanti e in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza dai natanti e dai corridoi di boe a loro riservati; rendersi ben avvistabili (boa segnasub); il pericolo più frequente in mare d’estate è restare travolti da natanti in transito!

9-Non lasciare mai incustoditi i bambini nei paraggi dell’acqua, neppure quella della vasca da bagno: la vigilanza dev’essere a vista continua! Estrema attenzione a non distrarsi neanche un attimo!

10-Snorkeling e Apnea: farli solo sotto diretta sorveglianza visiva di un compagno di esperienza superiore o uguale alla nostra; evitare l’iperventilazione forzata; non usare tappi auricolari; non usare occhialini da nuoto privi del naso. Usare equipaggiamento specifico (muta isotermica, maschera con naso, pinne lunghe ecc). Risalire per tempo, non aspettare la fame d’aria sul fondo. È un’attività SUB a tutti gli effetti perciò richiede un corso preliminare dedicato.

L’estate e le vacanze non devono distrarre dalle buone pratiche di comportamento che evitino inutili rischi a noi stessi e a chi abbiamo vicino. L’acqua e il mondo sommerso sono ambienti naturali straordinari e vanno visitati, per imparare a conoscerli, rispettarli e proteggerli, ma sempre ponendosi prima in condizioni di adeguata sicurezza.

A questo link il servizio a video-intervista di Teletruria appena uscito sull’impegno della Misericordia di Arezzo presso la cittadinanza aretina anche in questo specifico ramo della Prevenzione: https://youtu.be/P8Mh2GVWPUs

(Nella foto in apertura è ritratta una recente simulazione di incidente in mare tra imbarcazioni, con ipotesi di feriti, sbalzati in acqua e traumatizzati vari, eseguita nel grossetano con la Protezione Civile e coordinata dalla Guardia Costiera, cui hanno collaborato anche le Misericordie di zona.)



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