La Giornata mondiale del Malato
Istituita nel 1992 da papa Giovanni Paolo II, domenica 11 febbraio p.v. ricorre la Giornata mondiale del Malato, simbolicamente rappresentativa d’una rinnovata attenzione sociale agli ammalati e alla sofferenza. La Misericordia di Arezzo, come sempre, è in prima linea.
Data:
9 Febbraio 2024
La Misericordia di Arezzo è coinvolta sul campo in questa giornata così speciale, mediante diversi propri mezzi e volontari per accompagnare quanti più malati possibile in Cattedrale ad assistere alle celebrazioni liturgiche loro dedicate.
L’origine di questa festività risale al 1992, allorché papa Giovanni Paolo II – cui l’anno prima era stato diagnosticato il morbo di Parkinson – istituì questa giornata con il significato di un momento di condivisione, preghiera e “offerta” della sofferenza. La prima Giornata mondiale del Malato fu quindi l’11 febbraio del 1993.
Sempre a partire da questa stessa data anche la memoria liturgica della Madonna di Lourdes coincise con il medesimo giorno, scelto per l’elevato numero di pellegrini, visitatori e – appunto – ammalati che avevano testimoniato o riferito di guarigioni avvenute per diretta intercessione della Beata Vergine.
Lo stesso papa Giovanni Paolo II, come da lui scritto e pubblicato – vedasi la lettera apostolica “Salvifici Doloris” – attribuiva alla sofferenza un valore spirituale che andava anche al di là di quello di un processo di redenzione e di salvezza.
Un’altra interessante annotazione in tal senso fu costituita dalla data in cui papa Benedetto XVI annunciò le proprie dimissioni: l’11 febbraio del 2013. E lo fece indicando il declino della propria salute quale motivazione alla base di tale suo storico gesto.
In questo giorno, tutto il movimento delle Misericordie, con esso anche la nostra Confraternita, è coinvolto nel “festeggiare” proprio insieme agli ammalati – e con essi gli infermi, i disabili, chiunque sia affetto da condizioni patologiche psico-fisiche temporanee o permanenti e anche coloro che a qualunque titolo se ne occupano, come familiari e personale assistente o sanitario – la condivisione del valore della solidarietà: innumerevoli malati saranno aiutati con automezzi speciali ed equipaggi della Misericordia di Arezzo – e di altre associazioni del Volontariato – per consentir loro di farsi accompagnare al Duomo dove poter assistere personalmente alla Santa Messa.
Questa sarà celebrata da S.E. Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Mons. Andrea Migliavacca alle ore 15:00 nella Cattedrale; e sarà espressamente dedicata ai quasi cento ospiti delle Case di Riposo aretine che avranno potuto partecipare.
Un silenzioso pellegrinaggio di invisibili, specialmente coloro che altrimenti sarebbero impossibilitati a muoversi, renderanno la giornata indimenticabile forse più per chi li accompagna che per sé stessi.
(In foto: momenti dell’edizione dello scorso anno sul sagrato del Duomo. Prima del periodo Covid la giornata del malato era arrivata a convogliare in cattedrale oltre 300 pazienti. Dopo la sospensione conseguente ai lock-down è progressivamente ripresa e la partecipazione sta tutt’oggi aumentando.)