Recuperato ancora vivo!

La scorsa notte le nostre squadre di soccorso sono state coinvolte dalla Protezione Civile in un intervento congiunto con i Vigili del Fuoco per la ricerca di un disperso. Che è stato ritrovato politraumatizzato, in fondo a un dirupo, tra la fitta macchia. I nostri l’hanno trattato sul posto e recuperato per il trasporto in ospedale.

Data:
7 Ottobre 2023

Recuperato ancora vivo!

Un’operazione di ricerca, soccorso e recupero piuttosto complessa, quella svoltasi dal pomeriggio di ieri, quando era stato diramato l’allarme per una persona scomparsa. Un intervento che solo nelle prime ore dopo la mezzanotte ha potuto dare i suoi frutti, con il ritrovamento e la localizzazione da parte dei Vigili del Fuoco della vittima in fondo a un terreno scosceso e pieno di vegetazione, sul greto del canale Maestro della Chiana, vicino al ponte della Chiana in zona Cesa, un’area già di per sé molto complicata da perlustrare, specie di notte.

Protagonisti – tra gli altri – anche i soccorritori volontari della Misericordia di Arezzo, facenti parte del nucleo di Protezione Civile della Confraternita: Leonardo GIANNETTI, rettore dell’associazione con incarico di responsabile per la Protezione Civile (di cui è tra i massimi esponenti nella Provincia aretina, con all’attivo un’esperienza ormai trentennale); Silvia BURZI, Noemi GORI e Lorenzo GENITO. Quattro operatori a comporre due squadre con altrettanti mezzi speciali. Quattro membri di un team di cui gli altri tre sono giovani ma già navigati soccorritori sanitari e in più si sono formati di recente proprio allo svolgimento anche di questo genere d’interventi grazie a un apposito corso di Protezione Civile.

Così tutto l’accaduto ha preso un’evoluzione positiva allorché le informazioni in arrivo hanno confermato che il drone dei Vigili del Fuoco in volo notturno aveva appena localizzato il paziente, proprio quando il prezioso strumento volante era ormai prossimo a un ultimo rientro infruttuoso.

Sono seguite le febbrili manovre per avvicinarsi in sicurezza al paziente che, una volta raggiunto, è stato dai nostri efficacemente immobilizzato su barella rigida (spinale), gli è stato applicato il collare con i contenimenti laterali (per tenerlo in asse), le cinghie e i fermi a mo’ di “ragno” – donde il termine in gergo di “ragnare” per indicare proprio le manovre di vincolo del paziente alla tavola spinale – e coperto con una “metallina”, l’apposita mantellina in tessuto tecnico termo-riflettente per mantenere il calore corporeo immagazzinato, data la bassa temperatura esterna della notte e la grande umidità nella zona.

Infine, con un sistema di cavi e funi, nonché l’ausilio degli stessi Vigili del Fuoco, il paziente è stato recuperato fin nei paraggi del piano stradale dove stavano attendendo l’ambulanza BLSD e l’auto medica ASL nel frattempo sopraggiunte.

Poco dopo, la stessa Centrale Operativa dell’Emergenza Sanitaria ha deciso per il trasferimento d’emergenza del traumatizzato verso l’ospedale di Siena (la cosiddetta “centralizzazione”).

Dal punto di vista strettamente tecnico, l’intervento di ricerca, soccorso e recupero è comunque riuscito ma soprattutto ha potuto costituire (non volendo) un banco di prova generale completo, specialmente per chi – come i tre nostri giovani soccorritori, principali artefici della fase delle prime azioni tecnico-sanitarie sulla vittima – aveva da poco terminato l’apposito corso di qualificazione in Protezione Civile per questo genere di interventi, riuscendo già in questo caso a mostrare una perizia fuori dal comune nel mettere in pratica tutte le conoscenze apprese.

Ma è soprattutto il grande spirito di volontariato che anima queste persone a destare meraviglia, se si pensa che non si trattava di un equipaggio precostituito già in turno di attesa per chiamate, bensì è stato composto notiziando un intero gruppo su attivazione improvvisa, per cui si è formato in assoluta spontaneità e in un batter d’occhio. Dimostrando che la Misericordia c’è sempre, al fianco della cittadinanza aretina e dei dintorni. Non solo nell’emergenza sanitaria ma anche in Protezione Civile!

Grande dunque la soddisfazione dei protagonisti e tanti i complimenti espressi nei loro confronti dai responsabili della Misericordia di Arezzo, che tutta assieme ora esprime l’auspicio che il paziente possa salvarsi, rivolgendo unanime preghiera in tal senso.

(A questo link il servizio TV appena trasmesso da Teletruria: https://youtu.be/VTG7pRUh1T8 .

In foto di apertura i tre più giovani protagonisti della fase di soccorso tecnico-sanitario e recupero, nel caso descritto.)    



Condividi questo contenuto su: