La Sicurezza in acqua alla Misericordia di Arezzo

La Misericordia di Arezzo ha posto in essere questa mattina un altro incontro educativo sulla Sicurezza in acqua, sia dal punto di vista della prevenzione del rischio sia sotto il profilo del primo soccorso. Ciò in base agli accordi in atto con il Liceo Classico.

Data:
5 Giugno 2024

La Sicurezza in acqua alla Misericordia di Arezzo

Argomento purtroppo di assoluta attualità, questo della sicurezza in acqua, sia per l’avvicinarsi della stagione balneare, sia per il tragico fatto di cronaca accaduto proprio in questi giorni nel corso d’acqua Natisone in Friuli Venezia Giulia ai danni dei tre giovani sopraffatti dalla piena, dei quali uno non è stato ancora ritrovato.

La Presentazione del percorso ha riguardato le nozioni che la Misericordia di Arezzo ha messo nei patti formativi, in questo caso con il Liceo Classico.

E cioè si è trattato di un “laboratorio” con la classe 3^ del Liceo Classico a indirizzo Biomedico, appunto per situazioni di primo soccorso ed emergenza in acqua.

Costituiscono obiettivi formativi specifici del percorso: la capacità di prevenire e gestire in modo adeguato e consono l’emergenza in ambiente acquatico ed evitare i pericoli da esso derivante.

Competenze trasversali sono: capacità di esser autonomi, adeguati e consapevoli nella prevenzione e nella gestione dell’emergenza in contesti acquatici.

Tutti gli ambiti acquatici e i bacini idrici – sia artificiali sia naturali – sono stati considerati, dalle acque interne come fiumi, laghi, forre, torrenti, vasche, piscine, fontanili ecc, fino al mare nei vari tipi di coste, dallo scoglio agli arenili sabbiosi, con tutta l’enorme varietà di situazioni che si possono presentare.

Ricordando in estrema sintesi due conclusioni fondamentali che accomunano ogni incidente in acqua: 1-La “fatalità”, in senso assoluto, non esiste; c’è sempre invece a monte il “fattore umano”, o meglio l’“errore umano”, a causa della non adeguata considerazione – voluta o per involontaria non conoscenza – dei pericoli, con insufficiente stima dei rischi. 2-Gli incidenti in acqua sono tutti molto ben evitabili, cioè prevenirli è facile almeno quanto le loro conseguenze possono, una volta in atto, diventare drammatiche.

Il che riporta all’esigenza di un comportamento adeguato alle circostanze, che può essere solo quello conseguente all’aver appreso le giuste conoscenze e informazioni: ecco che la formazione, la fase educativa, diventano la base di tutto.

Torneremo presto su questo argomento da queste pagine virtuali con un decalogo aggiornato e riassuntivo delle regole fondamentali da tenere sempre in considerazione nell’avere a che fare con qualsiasi contesto acquatico.



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