Un modo molto edificante di trascorrere il tempo insieme, in un’esperienza condivisa di così alto profilo sociale, quello escogitato da quattro amiche concittadine aretine che si sono accordate per fare un corso PAD e l’hanno chiesto alla Misericordia di Arezzo.

Questo tipo di corsi, che occupano appena mezza giornata di tempo, non richiedono alcuna qualifica o brevetto acquisiti in precedenza, né alcuna competenza sanitaria pregressa; inoltre sono gratuiti e fanno conseguire un attestato riconosciuto.

Come la sigla stessa dell’acronimo PAD lascia intuire – Public Access Defibrillation, pubblico accesso alla defibrillazione – questi corsi sono strutturati appositamente in modalità intensiva teorico-pratica per mettere in grado chiunque in poche ore di eseguire le manovre basilari dei DAE Defibrillatori Automatici Esterni che sono collocati ormai praticamente ovunque, soprattutto in prossimità o dentro luoghi pubblici o spesso frequentati da moltitudini di persone.

In pratica, il corso così accelerato permette di apprendere le competenze minime indispensabili per un soccorso di supporto alle funzioni vitali di base, che possono risultare compromesse negli accidenti cardio-cerebro-vascolari ma anche in certe situazioni, tipo l’aspirazione/ingestione di corpi estranei e la conseguente ostruzione parziale o totale delle vie aeree.

Si tratta quindi di aver formato altre quattro persone all’esecuzione di manovre che non a caso vengono definite “salvavita” perché nella malaugurata situazione di un bisogno possono davvero rivelarsi tali e fare la differenza!

Le quattro concittadine, accolte dalla Formazione della Misericordia di Arezzo, si sono dichiarate estremamente soddisfatte di aver fatto questa esperienza (al punto che hanno volutamente anche lasciato una libera e riservata offerta alla Misericordia), giudicandola di estrema importanza proprio per il valore pratico delle competenze acquisite. Il tutto all’interno di un bel modo di stare insieme!

Come sempre, la solidarietà fa del bene non solo a chi la riceve ma anche a chi la fa.