Un convegno di particolare spessore culturale e storico si è tenuto presso il Palazzo di Fraternita, sede della Fraternita dei Laici, con affaccio su Piazza Vasari, quella “Piazza Grande” che ha un posto speciale nel cuore di ogni aretino.

Il convegno ha sviluppato il tema “Istituti di beneficienza e mondo agricolo nella storia del nostro territorio”. Poi un erudito e piacevolissimo approfondimento su “Fraternita dei Laici e ArciConfraternita della Misericordia: due storie parallele nella città di Arezzo (1263-1315)”

Hanno aperto l’incontro i saluti istituzionali, a cura del Presidente Confagricoltura di Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli; del Segretario Nazionale ANPA e Presidente della Onlus “Età della saggezza” Angelo Santori; del Primo Rettore Fraternita dei Laici e Governatore della Misericordia di Arezzo, il prof. Pier Luigi Rossi; del vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti.

A sottolineare l’attualità delle tematiche trattate dal convegno, si è celebrata una importante donazione da parte di Confagricoltura Arezzo e della Onlus “L’età della Saggezza” a favore della Misericordia di Arezzo, segno inequivocabile della considerazione in cui la Confraternita è tenuta presso la nostra cittadinanza e della contemporaneità dei valori di solidarietà e inclusione sociale che ci accomunano.  

Relatori di grande rilievo e autorevolezza del convegno il prof. Ivo Biagianti, Docente di Storia della Toscana Moderna, Storia della Toscana moderna e contemporanea dell’Università di Siena, con la relazione “Fraternita dei Laici e ArciConfraternita della Misericordia: due storie parallele nella città di Arezzo (1263-1315)”; a seguire il prof. Paolo Nanni, Professore Associato di Storia Medievale dell’Università di Firenze e Membro della Accademia dei Georgofili, con la relazione “Il mondo agricolo e gli enti di beneficienza nella storia”.

Il prof. Pier Luigi Rossi, Primo Rettore Fraternita dei Laici e Governatore della Misericordia di Arezzo, ha svolto la sintesi conclusiva proprio sottolineando la singolarità storica di questo suo duplice mandato, che pare quasi simboleggiare una ideale “riunificazione” dei due prestigiosi enti benefici e il convergere in chiave moderna delle loro rispettive antichissime storie parallele.

A siglare tutto ciò, il simpatico e graditissimo omaggio finale a ciascuno degli intervenuti di un vino delle produzioni delle Tenute di Fraternita, una nuova etichetta concepita ad hoc proprio con l’effige di Cosimo I dei Medici, il Granduca di Toscana che tanto influì – in positivo e in negativo – nella storia di Arezzo e di entrambi gli enti Fraternita dei Laici e ArciConfraternita della Misericordia.   

Di certo non si esagera se si considera questo convegno una pagina memorabile e un punto di riferimento nella storia contemporanea della nostra città.

(Foto: Elvis Arustei Ioan)